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L'intento principale del presente lavoro è di descrivere euristicamente un possibile collegamento tra l'approccio narrativo e la dislessia, ovvero la narrazione come supporto per il processo di apprendimento della lettoscrittura nel bambino con dislessia. In relazione a ciò, esaminando i caratteri propri della narrazione, è possibile individuare una correlazione tra il leggere, il narrare, il narrarsi, come strategie utili ad incentivare la motivazione e alla messa in atto di processi per ovviare alle difficoltà, e le difficoltà connesse alla dislessia. Negli ultimi anni nuovi filoni di ricerca, partendo da una prospettiva sempre più ampia, hanno tentato di fornire una risposta attendibile e utile a una serie di quesiti: da dove nascono le difficoltà che impediscono ad un bambino con dislessia, dotato di un buon livello intellettivo, di ottenere a scuola risultati analoghi ai compagni? Quali sono, se coinvolti, i meccanismi cerebrali che hanno un ruolo nel rendere tanto difficile la lettura senza errori? Come può,il bambino, attraverso la narrazione, essere supportato nel processo di miglioramento della propria situazione? Relativamente all'ultima questione, non sono state elaborate, nel campo della didattica, delle teorie che descrivano delle possibili connessioni tra l'utilizzo di un approccio di tipo narrativo e i processi denotanti un bambino con dislessia. Per tentare di rispondere in modo costruttivo a tali quesiti, ho tentato di esaminare individualmente le caratteristiche di un bambino con dislessia e i caratteri funzionali dell'approccio narrativo, e ho cercato di stabilire, dei punti nodali di collegamento e interrelazione. Con una certa evidenza, è constatabile che il modo più elementare di elaborare l'esperienza, si realizza attraverso la narrazione e che esiste una specie di isomorfismo tra il raccontare e il modo di apprendere della mente umana. Si parte da un quesito: l'approccio narrativo può costituire una modalità di apprendimento significativa per i DSA? Si tratta di un lavoro di tesi il cui fine è quello di rilevare un atteggiamento pro-positivo del bambino DSA, con dislessia in particolare, nei confronti del libro, o meglio della lettura. Nel vasto campo dei disturbi specifici di apprendimento, ho voluto focalizzare l'attenzione sulla dislessia, ovvero sul disturbo specifico nell'apprendimento della decodifica di lettura, e su cui è sono stati elaborati e progettatidiversi percorsi didattici, al fine di ricercare una modalità di intervento utile al superamento della dislessia e utile all'avvicinamento dei bambini al mondo della lettura.
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