Scopo di questo lavoro è analizzare il concetto di rivolta, centrale nella filosofia di Albert Camus, in rapporto tanto all'esistenza quanto alla società e all'estetica. Mediante tale studio si osserva come il messaggio di quest'intellettuale risulti essere di estrema attualità grazie a una concezione della filosofia legata sia alla comprensione del presente che al tentativo di azione, da parte del pensatore, nella propria epoca di appartenenza. Unendo il concetto di etica a quello di politica, Camus intende ripensare la speculazione teoretica collegandola all'attività pratica. La rivolta costituisce il filo conduttore di questo lavoro proprio perché sembra permettere il passaggio da una ribellione individuale a una contestazione politica volta alla costruzione, mediante la creazione artistica, di un mondo abitabile dall'essere umano. L'estetica, medium tra speculazione filosofica e realtà sensibile, è il mezzo utilizzato da Camus al fine di incidere sul maggior numero possibile di persone e di stimolare una riflessione volta a mantenere vivo lo spirito critico individuale e il conseguente desiderio di rivolta.