Time is life: the education and implementation of the BLS-D protocol in the extra- hospital environment in the laypersons, a narrative review
Introduzione:
L’ A.C. in tutta Europa colpisce circa 350.000 – 700.000 persone l’anno. Questo numero equivale a 156 persone ogni giorno, 1 ogni 9 minuti, inoltre la prevalenza di A.C. avvenuto in presenza di testimoni è del 60-65%.
Le conseguenze potenziali che un arresto cardiaco porta con sé sono molteplici e, talvolta tempo-dipendenti, quindi risulta essenziale un intervento tempestivo.
Per cui l’obiettivo ultimo è interrogarsi sulle conoscenze e il ruolo dei laici rispetto agli algoritmi salvavita e sottolineare l’importanza dei dispositivi, puntando lo sguardo verso nuove misure implementative.
Materiali e metodi:
Per eseguire la ricerca bibliografica è stato prodotto un quesito background secondo il metodo “PIO” e a partire da questo è stata effettuata una ricerca bibliografica sulle banche dati Pubmed, Cinhal, Uptodate e Cochrane.
Per assicurare un’accurata evidence based le RS-metanalisi sono state valutate attraverso il metodo CASP e AMSTAR II, mentre la LG principale attraverso lo strumento AGREE II.
Risultati:
Il tasso di intervento mondiale da parte degli operatori laici nel trattamento dell’A.C. mostra un OR 1.28 con IC 95% (1.06- 1.54). Gli esiti includono la sopravvivenza fino alla dimissione ospedaliera o a 30 giorni e la RCP da parte di un operatore: OR 1.34; IC 95% (1.14- 1.57). Tuttavia il reddito di un Paese e la formazione alla rianimazione cardiopolmonare sono risultati correlati.
Tra le misure implementative si possono annoverare: la RCP viene iniziata dai vigili del fuoco/polizia in un terzo degli arresti (31,8%), l’applicazione del DAE da parte della polizia è in circa il 6,1% degli arresti, mentre i vigili del fuoco lo hanno applicato nel 24,4% di tutti gli arresti. Si riporta una sopravvivenza alla dimissione: RR 1.43 con un IC 95% (1.18- 1.73) e buoni esiti neurologici: RR 1.65 con IC 95% (1.33- 2.05), non vi sono però differenze significative tra la RCP/DAE eseguita dal personale laico e le forze dell’ordine.
Differenza importante è nel tempo di intervento tra i primi soccorritori addestrati (vigili del fuoco e polizia) e soccorso avanzato (9 minuti vs 11 minuti).
Altra implementazione è il soccorso iniziato dai taxisti, i quali se addestrati al BLS-D potrebbero intervenire nel 48% dei casi.
Conclusione:
L’Italia in termini di RCP eseguita dai laici non risulta essere ai vertici della classifica Europea, mentre è stata per lungo tempo ed è la nazione europea con la maggiore esperienza nell’utilizzo dei DAE.
Parole chiave:
“heart attack”, “cardiopulmonary resuscitation”, “basic life support”, “epidemiology”, “automated-external-defibrillator”, “education”, “laypersons”, “teachers”, “police”, “firefigheter”.
Introduction:
A.C. throughout Europe affects about 350,000 - 700,000 people a year. This number is equivalent to 156 people every day, 1 every 9 minutes; moreover, the prevalence of A.C. occurring in the presence of witnesses is 60-65%.
The potential consequences that a cardiac arrest brings are multiple and, sometimes time-dependent, so early intervention is essential.
The ultimate goal is to question the knowledge and role of laypeople with respect to life-saving algorithms and to underline the importance of devices, pointing the gaze toward new implementation measures.
Methods:
To perform the literature search, a background question was produced according to "PIO" method, and from this a literature search was performed on the Pubmed, Cinhal, Uptodate, and Cochrane databases.
To insure accurate evidence-based RS-metanalysis was evaluated through the CASP and AMSTAR II method, and the main LG through the AGREE II tool.
Results:
The worldwide rate of intervention by lay providers in treating of A.C. shows OR 1.28; 95% IC (1.06- 1.54). Outcomes include survival to hospital discharge or to 30 days and RCP by a provider: OR 1.34; 95% IC (1.14- 1.57). However, country income and RCP training were found to be correlated.
Implementation measures include: RCP is initiated by fire/police in 1/3 of arrests (31.8%), police application of DAE is in about 6.1% of arrests, while firefighters applied it in 24.4% of all arrests. Survival to discharge is reported: RR 1.43; 95% IC (1.18- 1.73) and good neurological outcomes: RR 1.65; 95% IC (1.33- 2.05), however, there weren’t significant differences between RCP/DAE performed by laypersons and law enforcement.
Important difference is in intervention time between trained first responders (firefighters and police) and advanced rescue (9 minutes vs 11 minutes).
Other implementation is rescue initiated by cab-drivers, who if trained in BLS-D could step in 48% of cases.
Conclusion:
Italy in terms of RCP performed by laypeople doesn’t appear to be at the top of the European rankings, while it has long been and is the European nation with the most experience in using DAE.
Keywords:
“heart attack”, “cardiopulmonary resuscitation”, “basic life support”, “epidemiology”, “automated-external-defibrillator”, “education”, “laypersons”, “teachers”, “police”, “firefigheter”.