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La seguente tesi di laurea si pone come obiettivo di indagare, attraverso un excursus passato e presente ed un'analisi netnografica attraverso l'utilizzo del social network Facebook, nella curiosa situazione del tifo calcistico italiano, unica nel suo genere, in cui il supporto verso la propria squadra del cuore da parte dei tifosi di tutta la penisola passa in molte occasioni in secondo piano rispetto all'odio verso un'altra compagine, ovvero la Juventus. I torinesi sono considerati ufficiosamente come "la squadra più odiata d'Italia", attraverso un sistema di credenze radicate sin dagli anni '60 - '70 del XX secolo. Il primo capitolo dell'elaborato va ad analizzare inizialmente, grazie all'ausilio del saggio di Umberto Eco "Costruire il nemico e altri scritti occasionali", la storia del rapporto amico-nemico (attraverso la mitizzazione dell'Altro a partire dall'antica Grecia fino ai giorni nostri), per poi passare ad un excursus sul rapporto antitetico tra leader politici (utilizzando la fonte di Ilvo Diamanti "Password. Renzi, la Juve e altre questioni italiane) e sulla vita da stadio, con lo spunto del volume di Alessandro Dal Lago "Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio", attraverso le logiche vigenti tra i vari gruppi ultras. Il secondo capitolo è una ricerca approfondita sull'origine dell'odio antijuventino, con una raccolta di motivazioni legate a motivi prettamente sociali o a puri episodi sporadici (grazie al libro "Odio la Juve. Tredici ragioni per detestare il più forte") ed un tentativo di spiegazione psicologica e razionale con l'ausilio del saggio di Henri Tajfel "Gruppi umani e categorie sociali". Infine il terzo capitolo consiste in una netnografia svolta sul social network Facebook in due gruppi esplicitamente antijuventini, ovvero "esercito Antijuve" e "ANTI JUVE A VITA!!!!!!!!", analizzando le tematiche maggiormente battute e le "regole" vigenti all'interno della comunità online.
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