Sono molte le minacce che possono colpire i prodotti alimentari quando sono ancora in campo. Per esempio, l'attività degli insetti e in particolar modo dei lepidotteri è spesso negativa per i molti danni che essi possono arrecare al raccolto.e coltivazioni, infatti sono
Diverse colture vengono attaccate dai lepidotteri, ma sono soprattutto preoccupanti i danni che questi insetti causano agli ortaggi destinati ai prodotti della prima gamma, quindi prodotti freschi destinati alla tavola del consumatore senza ulteriori trasformazioni.
Due specie di nottue, entrambe molto polifaghe sono ricorrenti su queste colture: Agrotis ipsilon (Hufnagel), comunemente detta Nottua dei seminati e Autographa gamma (Linnaeus), ovvero la Nottua gamma. L' impatto di queste specie che oltre a causare morte delle piante determinano imponenti danni estetici con ripercussione sulla commerciabilità dei prodotti è particolarmente grave per le insalate. Tuttavia si riscontrano danni in diverse altre tipologie di coltivazioni quali soprattutto pomodori, carciofi.
Il danno da nottue può causare una riduzione della produzione lorda vendibile fino ad oltre il 20
Considerata la rapidità con cui le larve possono distruggere il raccolto, è opportuno intervenire in modo molto tempestivo, contro i primi stadi larvali, di conseguenza il monitoraggio risulta estremamente importante, nonostante le difficoltà legate alle complesse fasi migratorie e all'ottima capacità mimetica dei giovani di queste specie. Gli adulti possono essere monitorati mediante trappole a feromone, mentre il monitoraggio delle uova, delle larve e dei danni è esclusivamente di tipo visivo.La lotta chimica risulta ancora indispensabile, ma con predilezione per quei prodotti fitosanitari con bassa tossicità per il consumatore finale. Vengono comunque anche proposte nuove strategie di contenimento di tipo biologico e fisico.
Per esempio è stato effettuato uno studio sull'attività biologica di due prodotti fitosanitari quali l'ossadiazinico indoxacarb e il piretroide deltametrina nei confronti di A. ipsilon. Per quanto riguarda la lotta biologica è possibile utilizzare il Bacillus thuringiensis. Il più efficace nella lotta alla nottua gamma si è rivelato essere il Bacillus thuringiensis aizawai Ceppo GC91 . Come dimostra uno studio effettuato in Navarra, nel nord della Spagna, è possibile utilizzare coperture plastiche in grado di filtrare i raggi UV per diminuire le popolazioni di insetti infestanti tra cui A.ipsilon e A.gamma.In conclusione si definisce l' impatto di A. gamma e A. ipsilon sulla produzione di prodotti della prima gamma come determinante riguardo all' aspetto commerciabilità e presentazione dei prodotti.