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Il punto focale di questo lavoro è il fascino per il mondo medievale, in particolare la diversità col mondo di oggi per quanto riguarda l'iter giudiziario e la condanna finale. L'esempio più calzante da prendere in considerazione era senza dubbio quello del Sant'Uffizio, meglio conosciuto come Santa Inquisizione: un tribunale in tutto e per tutto, con un suo organismo formato da giudici ed esecutori che ebbe la predominanza assoluta del panorama delle lotte contro l'eresia, soprattutto nel Basso Medioevo. L'interesse era inoltre volto a scoprire come gli eretici venissero visti dalla società del tempo e approfondire i contenuti e le dottrine di alcuni tra i movimenti ereticali più conosciuti. La prima domanda da porre quindi è stata: come funzionava il Tribunale dell'Inquisizione? Come si arrivava dall'individuazione di una persona considerata eretica alla sua condanna? Il primo capitolo si concentra appunto sulle origini e sul funzionamento dell'Inquisizione, entrando nel dettaglio di quest'ultimo: dapprima vi si descrive da chi era formata tale istituzione, e come nacquero gli ordini mendicanti di frati Predicatori che ne ebbero il controllo fin dai primi tempi; dopodiché ci si concentra sul processo vero e proprio, dall'individuazione degli eretici alla tortura per estorcere informazioni e confessioni, alla punizione o alla condanna finale. Nel secondo capitolo i protagonisti sono loro, gli eretici, o meglio l'immagine che le persone ne avevano e che viene descritta in opere come il Codice di Giustiniano, che contiene il Decretum col quale si stabilirono nuovi e chiari parametri per il riconoscimento e la lotta all'eresia. Si parte da considerazioni generali, quali le varie definizioni che furono attribuite al termine ¿eretico¿ e i simboli con cui metaforicamente venivano presentati negli scritti cristiani. La seconda parte verte su una particolare figura che si pensava accompagnasse la vita di un eretico: quella del Diavolo, per come il monaco cistercense Cesario di Heisterbach lo descrisse nel suo De Haeresibus, in rapporto con l'essere umano che si lasciava fuorviare. La conclusione del capitolo tratta dell'evento di maggior risonanza storica del periodo: quando si parla di lotta all'eresia, non si può non nominare la crociata antiereticale dell'XI secolo, antenata delle crociate in Terra Santa contro gli infedeli. Nella terza e ultima parte della trattazione, infine, ci si concentra su alcune delle moltissime organizzazioni ereticali che si susseguirono nel Medioevo, ma proprio per la vastità dell'argomento si è deciso di entrare nei dettagli solo per quanto riguarda quattro di esse (l'arianesimo, il novazianismo, il donatismo e il pelagianesimo), mentre le altre verranno trattate nei loro termini più generali.
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