La tesi analizza lo sviluppo del lavoro da remoto, a partire dal telelavoro fino al lavoro agile.
Nel primo capitolo, in riferimento alle origini del lavoro da remoto si esamina il telelavoro, analizzandone la disciplina europea e l'evoluzione normativa italiana ed evidenziandone i tratti caratteristici e i punti critici. Nel secondo capitolo si considera la nuova forma di lavoro da remoto, sviluppatasi attraverso i contratti collettivi sotto la denominazione di ¿smart work¿ ma poi disciplinata dal legislatore come ¿lavoro agile¿ con legge n. 81/2017. Vengono analizzati i contratti collettivi precedenti alla legislazione, il recepimento dell'esperienza collettiva da parte del legislatore, alcuni tratti peculiari della disciplina che possono ricondurlo alla fattispecie autonoma (anche se il legislatore espressamente lo disciplina come rapporto di lavoro subordinato), la reazione delle contrattazione collettiva all'introduzione del lavoro agile e, in ultimo, un profilo dubbio di applicazione del lavoro agile come misura di ¿accomodamento ragionevole¿. Il terzo capitolo, infine, si concentra sulla gestione dell'orario di lavoro per il lavoratore agile mettendo in luce le conseguenze della digitalizzazione sull'orario di lavoro, il rischio del lavoratore di essere ¿always on¿, la problematica del time porosity e comparando la diversa regolamentazione del diritto alla disconnessione nell'ordinamento francese (Loi Travail, legge n. 2016 - 1088 dell'8 agosto 2016) e in quello italiano (legge 81/2017). Nelle conclusioni dell'ultimo capitolo si elabora una riflessione sulla natura del diritto alla disconnessione.
My thesis analyses the development of remote working, from teleworking to smart working.
The first chapter regards the origins of remote working, it examines teleworking analysing the European discipline and the evolution of Italian legislation and highlighting its characteristics and critical points. The second chapter deals with the new form of remote working, which was regulated through collective agreements under the name of ¿smart work¿ but then governed by the Italian legislator as ¿lavoro agile¿ by Law No. 81/2017. Then the following topics are analysed: the collective agreements preceding the legislation, the transposition of the collective experience by the legislator, some peculiar traits of the discipline which can lead to the autonomous case (even if the legislator expressly governs it as a subordinate employment relationship), the reaction of collective bargaining to the introduction of ¿lavoro agile¿ and, in the end, an uncertain profile about applying ¿lavoro agile¿ as a ¿reasonable accommodation¿. The third chapter focuses on the management of working time for the agile worker, underlining the consequences of digitalization on working time, the risk of the worker to be ¿always on¿, the problem of time porosity and the comparison among ihe different regulations of the right to disconnection in the French order (Loi Travail, Law No. 2016-1088 of August 8, 2016) and in the Italian one (Law No. 81/2017). At the end of the last chapter some considerations about the nature of the right to disconnection are elaborated.