La presente trattazione analizza il reato di omessa comunicazione del conflitto di interessi di cui all'art. 2629-bis c.c. del codice civile. L'analisi prende le mosse da una descrizione per sommi capi della recente evoluzione normativa del diritto penale societario nazionale, a partire dal d. lgs. 61/2002, e si incentra poi sulle ragioni che hanno condotto all'emanazione della legge 28.12.2005, n. 262 con cui è stato introdotto nell'ordinamento italiano il delitto de quo. La presente tesi analizza poi la struttura del reato di cui all'art. 2629-bis c.c., tratteggiando dapprima il bene giuridico tutelato dalla fattispecie di reato in oggetto. In relazione ai soggetti attivi, ci si sofferma sui soggetti che possono porre in essere la condotta incriminata e sul tipo di società nel quale essi devono operare, atteso che il delitto in esame si qualifica come un reato proprio. Con riferimento, poi, alla condotta tipica, descritta dal legislatore mediante il rinvio all'art. 2391 c.c. , viene dato conto del fenomeno della discrasia delle rubriche e si procede, poi, ad un'analisi delle singole condotte tipiche, distinguendo quella dei componenti dell'organo di amministrazione, quella degli amministratori delegati ed infine quella degli amministratori unici, indagando la natura commissiva ovvero omissiva dell'elemento oggettivo del reato. A proposito dell'evento del reato, consistente nella causazione del danno alla società o ai terzi, si esamina quali soggetti siano ricompresi nella generica categoria dei ¿terzi¿ e si analizza la natura giuridica di condizione obiettiva di punibilità ovvero di evento del reato dell'elemento della causazione del danno. Viene inoltre valutato poi l'elemento soggettivo richiesto dalla norma, ossia il dolo generico, anche nella forma del dolo eventuale. Si esamina poi il momento consumativo del reato, la configurabilità del tentativo, il trattamento sanzionatorio previsto, il regime di procedibilità, la competenza e l'applicabilità dell'attenuante ex art. 2640 c.c. e della confisca ex art. 2641 c.c. Saranno valutati poi i rapporti dell'art. 2629-bis c.c. con il delitto di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 c.c., con il delitto di corruzione tra privati ex art. 2635 c.c., con l'art. 2636 c.c., rubricato ¿Illecita influenza sull'assemblea¿, e con altre fattispecie di reato contenute nel Testo Unico Finanziario e nel Testo Unico Bancario. Previ alcuni opportuni cenni introduttivi al fenomeno del gruppo societario, si indagherà la configurabilità del reato in esame nel contesto del gruppo e si esaminerà altresì la responsabilità della società nell'ottica del d. lgs. 231/2001. Infine l'analisi si concluderà con un'indagine comparatistica della disciplina del conflitto di interessi nell'ordinamento francese, spagnolo ed inglese.
The research work I conducted is about corporate criminal law and, in particular, about the crime of omitted disclosure of a conflict of interest. The analysis focused on the reasons that led to the introduction of the crime in the Italian system, the features of the crime and a comparative comparison with french, spanish and english models.