Introduzione. Il gioco è un’attività innata del bambino che gli permette di scoprire il mondo attorno a sé e che deve proseguire anche quando incontra il mondo sanitario.
La bambola è un mezzo per accogliere il bambino in ospedale e far sì che famigliarizzi con la struttura, è un mezzo di comunicazione, è un dispositivo con cui dimostrare procedure o interventi chirurgici così da aumentare l’health literacy e la compliance, ma soprattutto restituisce al bambino malato il diritto di giocare e dunque di essere bambino.
Obiettivo. Lo scopo della revisione è quello di analizzare e valutare le evidenze scientifiche sugli utilizzi e sull’efficacia della terapia della bambola in contesti pediatrici.
Materiali e metodi. È stata condotta una ricerca sulle principali banche dati: CINHAL, PubMed, Google, TripDatabase e Education Source. Sono stati ritenuti validi 10 studi utilizzati per la stesura dell’elaborato.
Risultati. Dall’analisi degli articoli è emerso che la bambola in ambito sanitario pediatrico è utilizzata in molte situazioni: preparazione ad indagini strumentali, preparazione ad interventi chirurgici, preparazione a procedure dolorose,
addestramento per l’auto-somministrazione di terapie, preparazione a terapie prolungate e complesse. L’utilizzo della bambola in ambito pediatrico ha dimostrato una riduzione nell’uso di trattamenti farmacologici, dell’ansia e delle emozioni
negative, maggiori conoscenze, agevolazione della comunicazione con i sanitari, facilità di espressione di sentimenti e miglioramento della tecnica di auto-somministrazione della terapia. Anche i genitori coinvolti negli studi hanno ritenuto la
bambola uno strumento utile nel processo di cura.
Conclusioni. I benefici dimostrati dall’utilizzo della bambola si rivolgono a tutte le persone coinvolte: il piccolo paziente, la famiglia e il personale incaricato di prendersene cura. Nonostante ciò, talvolta viene messa in secondo piano e in Italia non
vi è una sua applicazione sistematica che ne permetta il suo studio e il suo impiego.
Introduction. Playing is an innate activity of the child wich allows him to discover the world around him and that must continue also when he meets healthcare world.
The doll is a means to welcome the child in hospital and make him familiar with the structure, is a means of communication, is a device with wich to demonstrate procedures or surgeries in order to increase health literacy and compliance, but above all it gives to the sick child the right to play and therefore to be a child.
Objective. The purpose of the review is to analyze and evaluate scientific evidence on the uses and effectiveness of doll therapy in paediatric contexts.
Materials and methods. It has been conducted a research on the main databases: CINHAL, pubmed, Google, TripDatabase and Education Source. 10 studies were considered valid and has been used for the drafting of the report.
Results. From the analysis of the articles it was found that the doll in pediatrics it is used in a lot of situations: for the preparation to instrumental investigations, preparation to surgeries, preparation to painful procedures, training for self-administration of therapies, preparation for prolonged and complex therapies. The use of the doll in the pediatric sector demonstrated a reduction in the use of pharmacological treatments, anxiety and negative emotions, greater knowledge, facilitation of communication with healthcare workers, ease of expression of feelings and improvement of the technique of self-administration of therapy. Even parents involved in the studies considered the doll a useful tool in the process of care.
Conclusions. The benefits of using the doll apply to all people involved: the little patient, the family and the staff in charge of take care of. Despite this, it is sometimes overshadowed and in Italy there is no systematic application of it that allows its study and use.