Il fenomeno migratorio costituisce una componente fondamentale della realtà contemporanea la quale è sempre in evoluzione, e che la nostra società si trova ad affrontare essendo ancora oggi al centro dei dibattiti. L'obiettivo di questa tesi è proprio ripercorrere l'evoluzione delle politiche migratorie analizzando i passaggi e i progressi compiuti in materia. Il concetto migratorio viene affrontato partendo dalle origini mostrando come si è evoluto nel tempo e il modo in cui gli Stati hanno gestito e continuano tutt'ora a gestire il tema. Dalla crisi del 2015 il dibattito sulle migrazioni è diventato ancora più centrale: è entrato a far parte dei programmi di governo non solo dei singoli Stati ma è anche stato incluso nell'Agenda delle Nazioni Unite e dei governi degli stati. L'analisi partirà dalla dimensione nazionale trattando delle politiche realizzate dallo Stato Italiano, che fino al 1986 non vantava una normativa organica in materia seppur garantendo i principi di non discriminazione e i diritti umani sanciti nella Costituzione. Si passa poi al contesto internazionale nel quale si tenta di rafforzare la cooperazione per la gestione dei flussi migratori, in particolar modo nell'Unione Europea è necessaria una politica comune che permetta all'Europa di agire come un'unica potenza. L'attenzione verrà rivolta a livello europeo, dove entrano in gioco elementi come la libera circolazione e le frontiere che sono correlati al fenomeno migratorio. È con l'Atto Unico europeo del 1987 che l'Unione Europea raggiunge l'obiettivo di uno spazio senza frontiere interne che assicurasse la libera circolazione delle merci e delle persone. Seguendo il lungo percorso di lavoro e cooperazione tra Stati vediamo i traguardi raggiunti come l'attuazione del Sistema di Dublino che regolamenta la migrazione in ambito europeo e dispone regole a cui gli Stati devono sottostare. Si passerà poi dal Trattato di Schengen del 1992, grazie al quale gli stati firmatari dovranno eliminare i controlli alle frontiere comuni, al Trattato di Maastricht, il quale riguarda materie di immigrazione e diritto di asilo, questo costituisce il primo passo verso una politica di immigrazione comune. Un passo fondamentale viene realizzato con il Trattato di Amsterdam del 1999 che riconosce quanto sia efficace la cooperazione in tale ambito. Il dibattito in materia di immigrazione è ancora aperto e l'opinione comune ritiene che ancora non si sia arrivati ad una vera politica europea comune. L'attenzione verrà anche rivolta ad un'altra questione rilevante: la tutela dei diritti umani e dei migranti che inevitabilmente entrano in gioco in questo ambito, i quali nel rispetto della Convenzione di Ginevra e del documento ONU devono essere garantiti dagli Stati. Le politiche di integrazione dovrebbero facilitare il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei migranti e dei rifugiati.