Multisensorial Stimulation in patients affected by Disorders Of Consciousness (DOC) resulting from Severe Acquired Brain Injuries (ABI): Case Report
Background. La stimolazione sensoriale (SS) viene attualmente utilizzata per il trattamento e la riabilitazione di diversi quadri patologici tra cui i Disordini di Coscienza (DOC), in cui sembra promuovere la vigilanza ed un maggior livello di responsività. Dagli studi analizzati è emerso che la Stimolazione Multisensoriale (SM) risulta supportata dalle evidenze più forti. Inoltre, dalla letteratura emerge che l’utilizzo di stimoli ad alta valenza emotivo-affettiva è in grado di evocare risposte comportamentali più forti, quando paragonato all’uso di stimoli neutri.
Obiettivi. Questo lavoro di tesi intende studiare e descrivere gli effetti della SM, condotta con stimoli a valenza emotivo-affettiva, nei pazienti in Stato di Minima Coscienza (MCS). Il secondo obiettivo è quello di descrivere tale trattamento, evidenziandone eventuali criticità e punti di forza emersi durante la sua somministrazione.
Materiali e metodi. Nello studio sono stati inclusi 3 pazienti, tra i 16 e i 75 anni, in MCS a seguito di GCA ad eziologia traumatica e non. Per attuare la SM sono stati utilizzati stimoli uditivi, visivi e tattili, significativi e con un contenuto emotivo. La SM è stata somministrata per 2 settimane, con sessioni singole giornaliere. Ogni sessione durava 15-20 minuti ed è stata condotta tra le 10 e le 11.30 del mattino.
Risultati. Tutti i partecipanti hanno mostrato buone capacità di fissazione visiva di fotografie e oggetti presentati, anche per un tempo prolungato (> 30 secondi), buona localizzazione degli stimoli, contatto oculare presente e suo mantenimento con l’interlocutore, anche per un periodo prolungato (> 5 secondi). L’inseguimento visivo si è riscontrato unicamente nei pazienti 1 e 2, soprattutto con le fotografie. Per quanto concerne la musica preferita dai pazienti, essa ha dimostrato di aumentare e migliorare le risposte di tutti i partecipanti, incrementando il loro grado di coinvolgimento e la reattività comportamentale. Inoltre, tutti i pazienti hanno presentato una reazione al proprio nome. Per quanto concerne l’ambito della comunicazione e dell’interazione, il numero di scambi comunicativi creati si è dimostrato nel complesso elevato, soprattutto con i pazienti 1 e 2; la loro realizzazione è stata facilitata dall’utilizzo di fotografie e di oggetti personalmente rilevanti.
Conclusioni. Possiamo ipotizzare, anche in linea con quanto presente in letteratura, che la SM condotta con stimoli significativi abbia contribuito ad incrementare le risposte fornite dai pazienti. I nostri risultati sembrano confermare quanto altri studi evidenziano circa l’importante ruolo svolto dalla musica e dalle fotografie nel migliorare l’attivazione dei pazienti e la loro reattività comportamentale. Tuttavia, non è possibile definire un chiaro rapporto causa-effetto tra la SM condotta e le risposte osservate, per l'assenza di un gruppo di controllo. Pertanto, per progetti futuri si consiglia di condurre uno studio che presenti una miglior qualità dell’evidenza e che verifichi la reale efficacia della SM nei pazienti affetti da DOC. Inoltre, sarebbe opportuno somministrare tale trattamento in una stanza appositamente dedicata, per limitare i fattori distraenti. Anche l’utilizzo di una brochure informativa sulla SM, da consegnare ai caregivers, potrebbe migliorare la raccolta degli stimoli necessari. In ultimo, si consiglia di servirsi della fMRI per studiare gli effetti della SM sulla risposta neuronale e l’attivazione cerebrale dei pazienti.
Background. Sensory Stimulation (SS) is currently used for the treatment and rehabilitation of several pathological conditions including Disorders of Consciousness (DOC), in which it seems to promote vigilance and a higher level of responsiveness. Studies analyzed show that Multisensory Stimulation (MS) is supported by the strongest evidence. Moreover, the literature shows that the use of highly emotional-affective stimuli is able to evoke stronger behavioral responses, when compared to the use of neutral stimuli.
Aim. The first aim of this thesis work is to study and describe the effects of MS, conducted with emotional-affective stimuli, in patients in a Minimally Conscious State (MCS). The second aim is to describe this treatment, highlighting any critical issues and strengths that emerged during its administration.
Materials and methods. 3 patients, aged between 16 and 75 years old, in MCS as a result of ABI with traumatic and non-traumatic etiology were included in the study. Auditory, visual and tactile stimuli, significant for the patient and with high emotional-affective value, were used to implement the MS. The MS was administered over 2 weeks, with single daily sessions. Each session lasted 15-20 minutes and was conducted between 10 and 11:30 am.
Results. All participants showed good visual fixation skills of photographs and presented objects, even for a prolonged time (> 30 seconds), good localization of stimuli, presence of eye contact and its maintenance with the interlocutor, even for a prolonged period (> 5 seconds). Visual tracking was found only in patients 1 and 2, especially with photographs. Regarding the patient’s preferred music, it was shown to enhance and improve the responses of all participants, increasing their degree of involvement and behavioral responsiveness. In addition, all patients have shown a response to their own name. Regarding the area of communication and interaction, the number of communicative exchanges created proved to be high overall, especially with patients 1 and 2; their realization was facilitated by the use of photographs and personally relevant objects.
Conclusions. We can hypothesize, also in line with the literature, that MS conducted with significant stimuli contributed to increase the responses provided by patients. Our results seem to confirm what other studies highlight about the important role played by music and photographs in improving patient’s activation and behavioral responsiveness. However, it is not possible to define a clear cause-effect relationship between the MS conducted and the observed responses, due to the lack of a control group. Therefore, it is recommended for future projects to conduct a study with a better quality of evidence and able to verify the real effectiveness of MS in patients with DOC. In addition, it would be appropriate to administer this treatment in a specifically dedicated room to limit distracting factors. The use of an MS information brochure, to be given to caregivers, could also improve the collection of necessary stimuli. Finally, it is advisable to use fMRI to study the effects of MS on neuronal response and brain activation in patients.