I proiettili in piombo nudo possono permanere nei tessuti anatomici in stato di putrefazione per un periodo di tempo anche piuttosto lungo, e ciò porta alla corrosione della superficie, danneggiando le microstrie causate dal passaggio nella canna striata dell'arma, rendendo difficoltosa l'indagine balistica per finalità forense.Sulla superficie di questi proiettili si osservano, grazie all'analisi con il microscopio elettronico a scansione, tracce di calcio e fosforo, dapprima in maniera sporadica, uniformemente diffusi a mò di isole, per poi arrivare a formare depositi consistenti nettamente distinguibili.
Lo scopo di questo lavoro è quello di mettere in relazione i fenomeni di trasformazione che avvengono post-mortem e la deposizione di calcio-fosforo rilevata su proiettili di piombo nudo.
Gli omogeneizzati ottenuti da frammenti di encefalo, fegato e muscolo di maiale, oltre al sangue fluido, sono stati posti in contenitori separati di plastica, e in ognuno di essi sono stati inseriti dodici pallini in lega di piombo-antimonio. I recipienti sono stati lasciati a temperatura ambiente, analogamente a quanto accade per cadaveri inumati o tumulati. A tempi crescenti sono stati successivamente estratti i pallini, precisamente dopo 2, 5, 10, 20, 30, 41, 65, 90, 120, 180, 365 e 930 giorni. Una volta estratti, i pallini sono stati sciacquati rapidamente ed asciugati secondo la comune prassi utilizzata in corso di autopsia e successivamente sottoposti ad analisi con microscopio elettronico a scansione allo scopo di rilevare la presenza di calcio e fosforo.
I dati dimostrano come la presenza di fosforo e calcio sui proiettili inseriti nei vari organi sia già rilevabile dopo due giorni di contatto con i tessuti e si riscontri in tutti gli omogeneizzati. Per la spiegazione di tale fenomeno soccorrono i lavori presenti in letteratura sul comportamento delle protesi ortopediche in titanio, che subiscono un processo di ossidazione in grado poi di facilitare la deposizione di fosfato di calcio, che ricopre in un arco di tempo abbastanza breve tutta la superficie metallica, in particolar modo a seconda delle dimensioni e forma della protesi.