Beyond pain: a literature review on the application of virtual reality in improving patient experience during invasive procedures
Introduzione: La gestione del dolore durante le procedure invasive è una delle principali sfide per la pratica clinica, poiché le strategie convenzionali spesso non sono sufficienti a garantire un sollievo ottimale. Negli ultimi anni, la realtà virtuale (VR) ha suscitato un crescente interesse come possibile strumento non farmacologico per il miglioramento dell'esperienza del paziente, riducendo dolore e ansia, e ottimizzando la gestione complessiva del trattamento. La VR, offrendo un'esperienza immersiva, potrebbe avere un impatto significativo nel ridurre il bisogno di analgesici e nel migliorare la percezione del comfort durante le procedure mediche.
Obiettivo: L'obiettivo di questa revisione della letteratura è esaminare l’efficacia della realtà virtuale, nella gestione del dolore e dell’ansia, in pazienti sottoposti a procedure invasive, con particolare attenzione alla sua applicazione in contesti infermieristici. Si intende, inoltre, esplorare come questa tecnologia possa essere integrata nel percorso assistenziale per migliorare gli esiti e ottimizzare le pratiche terapeutiche.
Materiali e metodi: La revisione ha considerato articoli scientifici pubblicati negli ultimi cinque anni, selezionando studi che analizzano l'uso della VR come terapia per il controllo del dolore nelle procedure invasive. Sono stati inclusi studi sperimentali, clinici e di revisione, con particolare attenzione ai protocolli di utilizzo della realtà virtuale (VR), alla metodologia di valutazione del dolore e agli effetti collaterali. L’analisi ha preso in considerazione variabili come la dimensione dei campioni, il tipo di procedure invasive e le differenze nei contesti clinici.
Risultati: I risultati degli studi esaminati mostrano che l'uso della realtà virtuale nelle procedure invasive ha portato a una riduzione significativa del dolore e dell'ansia nei pazienti, contribuendo anche a una diminuzione dell'uso di farmaci analgesici. Inoltre, è emerso che la VR migliora il comfort psicologico ed emotivo, favorendo una maggiore percezione di benessere durante le procedure dolorose. Nonostante questi risultati positivi, sono emersi limiti legati alla variabilità nei protocolli di intervento, alle dimensioni ridotte dei campioni e agli effetti collaterali, che limitano l’uniformità dei risultati.
Conclusioni: La realtà virtuale si configura come una promettente alternativa non farmacologica nella gestione del dolore e dell'ansia legati alle procedure invasive. L'integrazione della VR nella pratica infermieristica può migliorare la qualità del trattamento, riducendo la necessità di analgesici e aumentando il comfort complessivo dei pazienti. Tuttavia, per validare pienamente i benefici della VR, è necessario condurre studi con campioni più ampi, con protocolli più standardizzati e un follow-up a lungo termine. È anche fondamentale implementare programmi di formazione continua per gli infermieri, al fine di ottimizzare l'uso di questa tecnologia e adattarla alle necessità individuali dei pazienti, integrandola in un modello di assistenza centrato sul paziente.
Parole chiave: Realtà virtuale, gestione del dolore, ansia, procedure invasive, infermieristica, tecniche non farmacologiche, comfort del paziente, immersione, interazione, engagement.
Introduction: Pain management during invasive procedures is a major challenge for clinical practice, as conventional strategies are often insufficient to provide optimal relief. In recent years, virtual reality (VR) has attracted increasing interest as a possible non-pharmacological tool for improving the patient experience, reducing pain and anxiety, and optimising overall treatment management. By offering an immersive experience, VR could have a significant impact in reducing the need for analgesics and improving the perception of comfort during medical procedures.
Aim: The aim of this literature review is to examine the effectiveness of virtual reality, in the management of pain and anxiety, in patients undergoing invasive procedures, with a focus on its application in nursing settings. It is also intended to explore how this technology can be integrated into the care pathway to improve outcomes and optimise treatment practices.
Materials and methods: The review considered scientific articles published within the last five years, selecting studies analysing the use of VR as a therapy for pain control in invasive procedures. Experimental, clinical and review studies were included, with a focus on virtual reality (VR) use protocols, pain assessment methodology and side effects. The analysis took into account variables such as sample size, type of invasive procedures and differences in clinical settings.
Results: The results of the reviewed studies show that the use of virtual reality in invasive procedures led to a significant reduction in pain and anxiety in patients, also contributing to a decrease in the use of analgesic drugs. In addition, VR was found to improve psychological and emotional comfort, promoting a greater perception of well-being during painful procedures. Despite these positive results, limitations related to variability in intervention protocols, small sample sizes and side effects emerged, limiting the uniformity of results.
Conclusions: Virtual reality emerges as a promising non-pharmacological alternative in the management of pain and anxiety related to invasive procedures. The integration of VR into nursing practice may improve the quality of treatment, reducing the need for analgesics and increasing the overall comfort of patients. However, to fully validate the benefits of VR, it is necessary to conduct studies with larger samples, more standardized protocols and long-term follow-up. It is also crucial to implement continuous education programs for nurses in order to optimize the use of this technology and adapt it to the individual needs of patients, integrating it into a patient-centred care model.
Key words: Virtual reality, pain management, anxiety, invasive procedures, nursing, non-pharmacological techniques, patient comfort, immersion, interaction, engagement.