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RIASSUNTO Per costruire una relazione con una persona affetta da disturbi è indispensabile lasciare emergere le parti sane del malato e le parti malate del sano. L'obiettivo da raggiungere non deve essere unicamente l'assenza di manifestazioni patologiche, quali i deliri, ma il raggiungimento del più elevato grado di autonomia possibile per quel paziente, in relazione alla sua storia, alle sue abilità, alla gravità della malattia, alla natura della sintomatologia, al contesto relazionale familiare e sociale in cui vive.Durante il mio percorso di studi ho avuto l'opportunità di effettuare tirocinio clinico in SPDC e al Centro Diurno, al contempo ho potuto partecipare attivamente al Laboratorio teatrale con la possibilità di trovarmi a lavorare in entrambe le circostanze con gli stessi pazienti. Da ciò ne deriva una visione olistica dei soggetti trattati sia nella loro fase di remissione che di riacutizzazione della malattia.Un ¿percorso¿, un'¿esperienza¿,un¿far parte¿,un ¿vivere¿, un ¿osservare¿ che hanno dato una soluzione ai miei dubbi, che mi hanno portata a capire che le persone con problemi psichiatrici, contraddizioni, difficoltà personali ed interpersonali possono essere aiutate solo se si conosce la persona che li manifesta, le sue reazioni,essendo l'operatore ¿tutore della vita e della dignità della persona malata¿ .Il teatro racchiude in sé tutte le forme artistiche, permette di dare spazio alla creatività in campo manuale, musicale, attraverso una comunicazione verbale e non verbale, favorisce l'espressione di idee, pensieri ed emozioni e cerca di armonizzare tutto questo.La Teatroterapia dà l'opportunità al paziente di riscattarsi dal ruolo di soggetto incapace di inserirsi nel contesto sociale a cui appartiene, gli permette di agire da protagonista ed esprimere le sue idee, anziché subire le scelte altrui (terapeuti e familiari); gli fornisce un'occasione di successo e di riscatto dallo stigma sociale attraverso la dimostrazione della sua capacità di collaborare con altri per realizzare qualche cosa di concreto e condivisibile con gli spettatori.Il mio lavoro si articola in tre parti: · La prima parte si occupa di spiegare che cos'è, e da dove nasce l'origine del teatro, gli effetti benefici della teatro terapia, i suoi campi di applicazione, e la funzione svolta dall'infermiere nell'ambito psichiatrico. · La seconda parte si occupa esclusivamente degli obbiettivi e della struttura realizzata nel Laboratorio Teatrale di Cuneo. · La terza parte analizza con apposite griglie lo stato iniziale del paziente e gli eventuali cambiamenti ottenuti in seguito alla teatro terapia. Quest'esperienza ha dimostrato che l'attività teatrale stimola cambiamenti a livello di molteplici competenze mentali, nell'integrazione di diverse dimensioni della personalità, nelle modalità comunicative, relazionali, di socializzazione e nelle motivazioni esistenziali. Questa esperienza mi ha cambiata, a partire dall' avere maggior fiducia e sicurezza in me stessa, riuscendo a mettermi in gioco, a tal punto da cambiare anche il mio modo di relazionarmi con il quotidiano.Abbattendo le barriere e vincendo i pregiudizi che accompagnano la relazione con il ¿diverso¿. Solo così sono riuscita a sperimentare un rapporto paritetico con i pazienti, accettando i loro fallimenti e gioiendo dei loro piccoli progressi.
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