Sintesi di questa relazione è dimostrare la rilevanza dello strumento fiscale come elemento chiave di un sistema basato sulla green economy , esaminando l’applicazione degli strumenti fiscali ,ossia tributi e agevolazioni , nel campo della tutela ambientale . La finalizzazione del tributo a scopi ambientali assume rilevanza a partire dalla fine del secolo scorso. All’inizio il patrimonio naturale vieni tutelato da regolamentazione giuridico-amministrativa e attraverso le sanzioni , però sul finire degli anni 60 c’era la necessita di un cambiamento del sistema , però a causa anche della complessa interazione tra diritto tributario e la disciplina della tutela ambientale, le tempistiche degli interventi non sono stati rapide, purtroppo anche in Italia la spinta proveniente dagli organi comunitari si è rilevato indispensabile. Proprio per questo motivo , l’autore nel primo capitolo ci si sofferma sull’evoluzione della disciplina ambientale , prendendo le mosse sia dalle fonti della fiscalità ambientale internazionali, europei e la costituzione che dai principi fondamentali (prevenzione, precauzione, correzione). È dedicata particolare attenzione anche al principio “chi inquina, paga” . Questo capitolo chiude con l’analisi della imposizione ambientale locale e dei relativi aspetti problematici. Il lavoro prosegue con lo studio degli strumenti fiscali ambientali, nello specifico dei tributi ambientali come fattispecie impositive ma anche di istituti incentivanti (le agevolazioni).Si approfondisce le differenze tra queste due strumenti applicabili. Dopo uno studio teorico sulla fiscalità ambientale si procede nel terzo e ultimo capitolo con l’analisi sul piano pratico della fiscalità ambientale in Italia , la situazione attuale e i risultati ottenuti. Sono presi in considerazione tutti gli strumenti fiscali nell’ordinamento italiano, divisi per categoria di riferimento (tributi sull’energia, sui trasporti e sui rifiuti; agevolazioni sui prodotti energici, sui trasporti , incentivi al settore agricolo e aliquota IVA ridotta).