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Il tema della relazione tra lo spirito ascetico e la vita mondana negli esseri umani è stato un tema importante in diverse opere della letteratura. Il presente studio analizza questo tema dal punto di vista di Josef Knecht, il protagonista del saggio biografico 'Il giuoco delle perle di vetro' scritto da Hermann Hesse. Lo studio descrive in particolare il dilemma dell’equilibrio interiore tra la realtà spirituale e quella pratica e spiega a quale conclusione sia giunto Hermann Hesse a riguardo nel suo romanzo, illustrando il graduale cambiamento nel tempo della prospettiva del personaggio principale. La ricerca parte dalla giovinezza del protagonista, in cui egli viene introdotto alla dimensione dello spirito ascetico, per poi approfondire la maniera in cui le esperienze vissute e i personaggi incontrati influenzano la visione di Knecht. La sua scelta seguente di abbandonare l’ordine ascetico castalio, troppo concentrato sulla dimensione spirituale e quindi destinato a scomparire, così come il sacrificio finale della sua vita effettuato in considerazione di un futuro migliore, indicano la possibilità di una sintesi dei due mondi. Su questa base, si suggerisce al lettore che l’attribuzione del giusto peso alla dimensione dello spirito e a quella pratica, senza ignorare una o l’altra, sia preferibile. Studi futuri potrebbero esaminare in dettaglio le conseguenze di una vita votata in uguale misura alla contemplazione e alla vita mondana oppure i motivi che hanno condotto l’umanità a prediligere una delle due realtà.
The theme of the relationship between the ascetic spirit and worldly life in human beings has been an important theme in various literary works. The present study analyses this theme from the perspective of Josef Knecht, the protagonist of the biographical essay 'The Glass Bead Game' written by Hermann Hesse. The study describes in particular the dilemma of the inner balance between spiritual and practical reality and explains what conclusion Hermann Hesse came to in this respect in his novel, illustrating the gradual change in the main character's perspective over time. The research starts from the protagonist's youth, in which he is introduced to the dimension of the ascetic spirit, and then delves into the way his experiences and encounters with various characters influence Knecht's vision. His subsequent choice to abandon the castalian ascetic order, which is too focused on the spiritual dimension and thus destined to disappear, as well as the final sacrifice of his life made in consideration of a better future, indicate the possibility of a synthesis of the two worlds. On this basis, it is suggested to the reader that giving due weight to the spiritual and practical dimensions, without ignoring one or the other, is preferable. Future studies could examine in detail the consequences of a life devoted in equal measure to contemplation and worldly life, or the reasons that have led humanity to favour one of the two realities.
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