Le elmintiasi rappresentano un importante problema di salute
pubblica.La World Health Organization (WHO) stima che gli elminti
più diffusi siano Ascaris lumbricoides, Trichuris trichiura,
Ancylostoma duodenale e Necator americanus. Le uova di questi
nematodi, una volta espulse dall'ospite con le feci, necessitano di
un periodo di maturazione nel terreno prima di poter infettare un
nuovo ospite e per questo sono detti geo-elminti. Gli strumenti più
efficaci per il controllo delle infezioni da elminti risultano
essere una buona educazione sanitaria e trattamenti farmacologici
periodici di massa, specialmente sui gruppi più a rischio, come
bambini e donne in età fertile. Tra i farmaci più utilizzati per
questi progetti regolari di chemioterapia vi è l'albendazolo. Questo
farmaco possiede un'elevata attività antiparassitaria e un basso
costo. Il monitoraggio dell'efficacia dei farmaci antielmintici
risulta indispensabile, poiché gli interventi farmacologici su larga
scala sono sempre più frequenti ed in elmintologia veterinaria la
farmacoresistenza è un problema ormai irreversibile. La WHO promuove
la ricerca di tecniche diagnostiche per le geo-elmintiasi che siano
sensibili, quantitative (capaci di stimare il numero di uova per
grammo di feci EPG), poco costose e facili da applicare. Nello
svolgimento di questa tesi si sono valutate tre tecniche
diagnostiche (Kato Katz, Mc Master e FLOTAC®) in situazioni di alta
(baseline) e bassa endemia (dopo il trattamento) di geo-elmintiasi.
La comparazione delle tre metodiche è stata realizzata in uno studio
di coorte non randomizzato per monitorare anche l'efficacia
dell'albendazolo somministrato in una dose unica di 400 mg per il
trattamento delle infezioni da A. lumbricoides, T. trichiura e da
ancilostomi. Prevalenza e carica parassitaria (EPG) misurate con le
tre tecniche sono state calcolate prima e dopo 3 settimane dalla
terapia. Lo studio si è svolto in 3 scuole dell'isola di Pemba
(Tanzania), nel periodo compreso tra Settembre e Novembre 2009. Sono
stati trattati 304 bambini, tutti esaminati nella fase di baseline,
di cui 278 risultati positivi a una delle tre specie di parassiti
valutate. Di questi positivi, 238, cioè l'85,6%, hanno riportato il
proprio campione a scuola a distanza di 21 giorni dalla
somministrazione dell'albendazolo. Dai dati ottenuti il FLOTAC®
risulta essere la tecnica più sensibile sia in situazione di alta
che di bassa endemia. Sono necessarie tuttavia ulteriori indagini
per valutare la sua capacità quantitativa. Il Kato Katz ed il Mc
Master risultano essere meno sensibili anche se sono più semplici,
rapide e relativamente più economiche. Invece il monitoraggio
dell'efficacia farmacologica dell'albendazolo ha dato buoni
risultati per A. lumbricoides (Cure Rate 95%) e per gli ancilostomi
(Cure Rate 70%); mentre nei confronti di T. trichiura il basso dato
di Cure Rate (5%) fa pensare alla comparsa di una possibile
resistenza farmacologica o di un'aumentata tolleranza al farmaco. Vi
è un urgente bisogno di nuovi farmaci antielmintici o di valutare
nuove combinazioni terapeutiche per aumentare l'efficacia dei
trattamenti farmacologici periodici di massa e prevenire
l'insorgenza di resistenze.