Il presente lavoro di tesi si propone d'indagare le condizioni lavorative ed i fattori di rischio che contribuiscono a determinare il fenomeno dello ¿stress lavoro-correlato¿. In particolare, verranno considerati i fattori di rischio psicosociale e le possibili conseguenze per i lavoratori.
Una di queste conseguenze è la sindrome del burnout, la quale, può manifestarsi come risposta ad una condizione di stress cronico non efficacemente affrontato ed elaborato. Tale sindrome riguarda tutte quelle professioni in cui il rapporto con l'altro è di estrema centralità e che pur non svolgendo lavori prettamente assistenziali, portano ad entrare continuamente in contatto con persone che vivono situazioni di disagio o di sofferenza. Caratteristica distintiva di questa sindrome è che essa si manifesta, non tanto come risultato dello stress in sé, inevitabile forse nelle professioni d'aiuto, ma come conseguenza di uno stress non mediato, dell'essere stressato senza via d'uscita, senza elementi di moderazione e senza sostegno (Faber, 1983).
Con il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 d.lgs.81/2008 viene introdotto anche in Italia l'obbligo per le aziende di condurre un'analisi dei rischi psicosociali a tutela della sicurezza della salute dei lavoratori. Tale legge nasce da un accordo europeo del 2004 nel quale sono stati introdotti i concetti di ¿rischio-psicosociale¿ e di ¿stress lavoro correlato¿. Con questo accordo normativo viene riconosciuto che la sicurezza e la salute psicofisica dei lavoratori (inclusi quadri e dirigenti) possono essere minacciate, non solo da fattori ambientali di tipo chimico, fisico e biologico (sostanze nocive, attrezzature pericolose, usura e fatica connesse allo svolgimento della mansione), ma anche da fattori di natura psicosociale, gestionale e organizzativa. Quest'ultimi, vengono definiti rischi psicosociali.
Abstract
The aim of this graduation thesis is to inquire into the working conditions and the risk factors that contribute to the phenomenon of "work-related stress". In particular, it considers the psycho-social risk factors and possible consequences they may have on the workers.
One of these consequences is the burnout syndrome, which can occur as a response to a chronic stress condition not effectively addressed and processed. This syndrome affects all those professions that require relating to others and even though their duties may not only involve charitable work, they nevertheless constantly come into contact with people living situations of hardship or suffering. A distinctive feature of this syndrome is that it manifests itself not so much as a result of stress in itself, perhaps inevitable in the helping professions, but as a result of stress that has not been mediated, the worker is so stressed out that he feels there is no way out, there are no elements of moderation and he or she is left without support (Faber, 1983).
Italian companies are now obliged, thanks to a legislative decree (n. 81 of 9 April 2008 D.Lgs.81 / 2008) to conduct an analysis of the psycho-social risks found in the work environment in order to protect the safety of their workers' health. This law is the result of a European agreement made in 2004 in which the concepts of ¿psycho-social risks" and "work related stress¿ were introduced. This legal agreement recognizes that the safety and physical and mental health of workers (including managers and executives) can be threatened, not only by environmental, chemical, physical and biological factors (harmful substances, dangerous equipment, wear and fatigue related to the performance the job), but also by psycho-social, managerial and organizational factors, which have ultimately been defined as psycho-social risks.