ITA
Le grotte sono sistemi semi-chiusi in cui i rapporti sinecologici risultano semplificati con popolamenti a bassa diversità e densità. I parametri ambientali si mantengono annualmente costanti e hanno valori che dipendono strettamente dallo scambio termico con le acque percolanti, dalla soggiacenza, dalla morfologia e geologia della grotta: l'insieme di questi fattori rende l'ambiente ipogeo il soggetto ideale per studi ecologici. Inoltre, tollerando variazioni di temperatura minime, le specie ipogee possono essere considerate organismi sentinella di cambiamenti climatici ed è anche per questo che è importante il loro monitoraggio e l'aggiornamento degli elenchi faunistici. Da queste premesse deriva lo scopo dello studio, che è stato quello di redigere un quadro completo della composizione faunistica ipogea della Grotta di Bossea 108 Pi/CN, aggiornando e correggendo gli elenchi stilati in precedenza. Per la stesura dell'elaborato è stato effettuato un confronto sistematico di diversi elenchi faunistici e si sono rintracciati 84 articoli scientifici inerenti la fauna della grotta di Bossea. L'arco temporale considerato ha coperto circa 150 anni, dal 1889 al 2019.Tutti gli organismi la cui presenza nella grotta è stata accertata, sono stati inseriti in un database in cui vengono riportati: tassonomia, autore e anno di descrizione, fonte, concordanza rispetto a precedenti descrizioni o novità per la scienza, grado di specializzazione, distribuzione ed endemicità. Infine si è proceduto all'eliminazione di eventuali sinonimie e alla correzione di ripetizioni relative a famiglie precedentemente non determinate. Nel corso di questo studio sono stati elencati 108 taxa appartenenti a 8 phyla differenti. Di questi, 18 possono essere definiti troglobi, 38 troglofili, 7 troglosseni e 45 mancano della letteratura necessaria per essere inseriti in una di queste tre categorie. Il phylum più numeroso è risultato quello degli artropodi, che rappresentano l'80% del totale (86 su 108), ulteriormente suddivisi in 41 ordini distinti, tra cui il più cospicuo si è rivelato quello dei coleotteri. Escludendo le specie troglossene (10) e gli organismi a cui non è stato possibile attribuire il grado di specializzazione (27), Bossea può vantare 71 organismi tra troglobi e troglofili. Ciò la rende paragonabile al Sistema di Postumia-Planina e Vjetrenica, che presentano circa 100 specie con un certo grado di troglomorfismo e sono considerati due dei siti ipogei a più elevata biodiversità su scala globale. L'elevata diversità biotica della fauna di Bossea e la non trascurabile percentuale degli organismi troglobi sono legati alle caratteristiche topografiche ed ambientali: cavità con sviluppo latitudinale e longitudinale ampio, sistema idrico sviluppato, area carsica di appartenenza estesa, abbondante presenza di acqua in ogni zona della grotta, diversificazione morfologica dei vari settori, varietà dei substrati e degli habitat, scarsa ventilazione e stabilità igrometrica e l'abbondanza di risorse trofiche. In merito a quest'ultimo fattore, l'apertura al pubblico nel 1874 porta alla necessità di considerare due fattori che modificano la struttura trofica dell'ecosistema sotterraneo di Bossea: l'apporto di organismi estranei all'ecosistema della grotta da parte dei visitatori e la presenza di flora crittogamica anche nelle zone più profonde della cavità, derivante dall'impianto di illuminazione del percorso turistico.
Caves are semi-closed systems in which synaecological relationships are simplified with low diversity and low population densities. The environmental parameters are kept constant on annual basis and have values that depends strictly on the thermal exchange with the percolating waters, the subjacency, the morphology and the geology of the cave: all these factors together make the hypogean environment the ideal subject for ecological studies. Moreover, tolerating minimal temperature variations, hypogean species can be considered as sentinel organisms of climate change and it is also for this reason that their monitoring and the updating of faunistc lists is important. From these premises derives the purpose of the study, which was to draw up a complete frame of the fauna of the Bossea Cave. For the drawing up of the work, a systematic comparison of different faunistic lists and many scientific articles have been examined, with a temporal coverage of 150 years, from 1889 to 2019. All the organisms whose presence in the cave has been ascertained, have been included in a database reporting: taxonomy, author and year of description, source, concordance with previous descriptions or novelties for science, degree of specialization, distribution and endemicity. Finally, we proceeded to the elimination of synonyms and to the correction of repetitions related to families previously not determined. During this study, 108 taxa belonging to 8 different phyla were listed. Of these, 22 can be defined as troglobionts, 49 troglophiles, 10 trogloxens and 27 lack the necessary literature to be included in one of these three categories. The most numerous phylum was that of arthropods, which accounted for 80% of the total (86 out of 108), further subdivided into 41 orders, of which the most conspicuous was Coleoptera. Excluding trogloxene species (10) and organisms to which it was not possible to attribute the degree of specialization (27), Bossea host 71 troglobiont and troglophile taxa. This makes Bossea cave comparable to the Postojna-Planina and Vjetrenica systems, which have about 100 species with a certain degree of troglomorfism and are considered two of the sites with the highest subterranean biodiversity on a global scale. The high biotic diversity of the Bossea fauna and the high percentage of troglobiont organisms are linked to the topographical and environmental characteristics: high development, a developed water system, a large karst area, abundance of water, morphological diversification of the various sectors, a variety of substrates and habitats, poor ventilation and hygrometric stability, abundance of trophic resources. With regard to this last factor, the opening to the public in 1874 leads to the need to consider two new elements altering the trophic structure of the cave ecosystem: the contribution of visitors and the presence of cryptogamic flora even in the deepest areas of the cavity, resulting from the lighting system of the tourist route. ​
IMPORT DA TESIONLINE