ITA
Studi recenti dimostrano quanto sia importante per lo sviluppo cognitivo ed affettivo del bambino la rievocazione condivisa di eventi passati. Questa ricerca si occupa di indagare la relazione esistente tra lo stile narrativo che la madre adotta in compiti di conversazione con il bambino e i disturbi comportamentali che quest'ultimo presenta. Il campione è composto da 123 bambini con età compresa tra 4 e 7 anni. Alle diadi madre-bambino è stato somministrato l'AMSERT, intervista semi-strutturata, con il fine di misurare lo stile narrativo materno, l'elaboratività e la sensibilità. Alle madri è stato somministrato il CBCL, questionario per valutare i disturbi comportamentali del bambino. I bambini, che presentano minori problemi di chiusura in sé e comportamenti aggressivi, hanno madri meno sensibili, le quali non sanno rispondere in modo adeguato alle richieste del figlio e sono scarsamente disponibili. Più la madre valuta positivamente l'elaborato del figlio, meno quest'ultimo presenta problemi internalizzanti quali ansia, depressione e chiusura in sé. Se la madre, invece, valuta negativamente il racconto del bambino, questo può presentare problemi internalizzanti quali ansia e depressione, e anche problemi esternalizzanti, comportamenti aggressivi, oppositivi e disturbi attentivi. Anche quando la madre è eccessivamente ripetitiva nel linguaggio, il bambino può presentare problemi opposizionali e disturbi somatici. L'elaboratività materna rappresenta, pertanto, una caratteristica fondamentale di una madre sensibile, ed è strettamente in relazione con lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Una madre che lascia spazio al bambino di raccontare, gli permette di acquisire la capacità di costruire una propria visione della realtà. Al contrario se una madre è interferente, disconfermante, o ripeti vita, il bambino può essere maggiormente oppositivo e aggressivo.
IMPORT DA TESIONLINE