La pianta della canapa (Cannabis sativa L.) offre un'estesa varietà di prodotti che possono essere utilizzati in diversi settori industriali, dal tessile al cosmetico/farmaceutico. Questi ultimi, risultano essere attualmente i settori più interessanti e remunerativi grazie all'estrazione dei cannabinoidi, in particolar modo del cannabidiolo (CBD). Lo scopo del presente studio, è stato il confronto varietale di tre cultivar di Cannabis sativa L. (Felina 32, Futura 75 e Carmagnola Selezionata) soggette a coltivazione nell'anno 2018, per quanto concerne la morfologia delle piante, il rendimento in biomassa (kg/ha) e la concentrazione di cannabinoidi nelle infiorescenze nonché la valutazione di questa biomassa rispetto agli scarti di trebbiatura e di essiccazione, provenienti da filiere per la produzione di ¿seme¿. Le tre cultivar di Cannabis sativa oggetto di studio, dopo essiccazione, hanno prodotto una biomassa (infiorescenze) compresa tra 450 - 650 kg/ha circa. Da quanto emerso in questo studio, la Futura 75 sembra essere la più idonea per l'industria estrattiva in quanto contiene una concentrazione maggiore di CBD rispetto alla Carmagnola Selezionata ed alla Felina 32. La raccolta delle infiorescenze, dovrebbe essere effettuata tra settembre e ottobre. Gli scarti di trebbiatura e di essiccazione hanno dimostrato avere concentrazioni di CBD mediamente più elevate rispetto alle intere infiorescenze. Tali scarti sono venduti ad un prezzo inferiore (rispetto a quello dell'infiorescenza) perché queste parti di materiale vegetale rappresentano un sottoprodotto di filiere produttive già in essere. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per stimare la reale quantità/ha di biomassa ottenibile e chiarire quale sia la potenziale disponibilità. È compito ed interesse delle aziende trasformatrici valutare le materie prime disponibili, dal punto di vista della qualità e dei costi, al fine di identificare le migliori biomasse di partenza a seconda dei diversi targets di mercato. Da quanto emerso nel corso di questo studio, per l'industria estrattiva, risulterebbe più interessante l'approvvigionamento di scarti di trebbiatura e di essiccazione rispetto all'utilizzo delle infiorescenze come tali.
Cannabis sativa L. provides an extensive variety of products that can be used in various industrial sectors, from textiles to cosmetics / pharmaceuticals. The latter are currently the most interesting and profitable sectors for the extraction of cannabinoids, especially cannabidiol (CBD). The aim of the present study was the varietal comparison of three cultivars of Cannabis sativa L. (Felina 32, Futura 75 and Carmagnola Selezionata) cultivated in t 2018, regarding the plant morphology, the yield in biomass ( kg / ha) and the concentration of cannabinoids in the inflorescences as well as the evaluation of this biomass compared to the threshing and drying waste, coming from supply chains for the production of "seeds". The three cultivars, after drying, produced a biomass (inflorescences) between 450 - 650 kg / ha. Among them, Futura 75 seems to be the most suitable for the extractive industry as it contains a higher concentration of CBD than Carmagnola Selezionata and Felina 32. The collection of the inflorescences, should be carried out between September and October. Threshing and drying waste contain higher amount of CBD than the full inflorescences. These waste products are sold at a lower price (compared to that of inflorescences) because they represent a by-product of existing production chains. However, further studies are needed to estimate the real quantity / ha of obtainable biomass and to clarify the potential availability. The task and the interest of the processing companies is to evaluate the raw materials available, in function of quality and costs, in order to identify the best starting materials according to the different market targets. This study highlights that the supply of threshing and drying waste, as such, would be more interesting compared to the use of the inflorescences, for the extractive industry.