I poliidrossialcanoati (PHA) sono dei biopolimeri prodotti e conservati a livello intracellulare da diverse specie batteriche come composti di riserva del carbonio. Si tratta di poliesteri di idrossialcanoati totalmente biodegradabili, con caratteristiche chimico-fisiche e meccaniche comparabili a quelle delle termoplastiche di sintesi e per questo rappresentano una valida alternativa alle plastiche di origine petrolchimica. Tuttavia, la loro diffusione stenta ad affermarsi a causa dagli ancora elevati costi di produzione, legati in larga misura al costo del substrato. La ricerca in questo campo mira dunque alla produzione di PHA a partire da fonti rinnovabili e disponibili a basso costo, come gli scarti dell'industria agro-alimentare. Inoltre, sembra essere promettente l'utilizzo di consorzi microbici i quali non richiedono pratiche di sterilità, ma di cui spesso non si conosce l'esatta composizione né il metabolismo delle specie PHA-produttrici al loro interno, rendendo così difficile l'ottimizzazione di quei parametri che potrebbero migliorare le rese in PHA.
Con il presente lavoro di tesi, si intende effettuare uno studio sulla produzione di PHA a partire da scotta di latte (il residuo della produzione della ricotta), utilizzando un consorzio microbico derivato da un impianto industriale di trattamento a fanghi attivi. A tale scopo sono state condotte delle prove di fermentazione preliminari volte ad assicurare la riproducibilità dei risultati nonostante l'eterogeneità sia del substrato di crescita sia dell'inoculo. Tali fermentazioni sono state condotte in beuta in modalità batch in condizioni di agitazione, a temperatura di 30°C e senza controllo del pH. L'inoculo della biomassa in scotta di latte non pretrattata è stato preceduto da una procedura di arricchimento in terreno a base di acido acetico al fine di selezionare i microrganismi produttori di PHA. Per monitorare la crescita della biomassa sono stati prelevati dei campioni a diversi tempi di fermentazione poi inoculati a varie diluizioni su terreno agar-malto e successivamente colorati con Sudan Black B (SBB). Il SBB é un colorante adatto ad evidenziare i lipidi e permette pertanto di discriminare le colonie produttrici di PHA (molecole idrofobiche) che assumono una colorazione blu-scura. Sono state quindi selezionate su base morfologica sette colonie positive alla colorazione SBB le quali sono state isolate in colture pure per effettuare delle analisi biochimico-metaboliche con test API (bioMérieux). I risultati dei test biochimici hanno confermato la presenza di almeno cinque diversi ceppi microbici di cui due appartenenti alla famiglia degli Enterobatteri e una a quella dei Leuconostoc. Quest'ultimo ceppo, non ancora riportato in letteratura come PHA produttore, è stato scelto per condurre delle prove di fermentazione su terreni sintetici a base di glucosio e lattosio al fine di valutarne le prestazioni in termini di crescita, metabolismo e produzione di PHA in ottica di un potenziale utilizzo come coltura pura per fermentazioni in scotta di latte.