La biotina è un cofattore enzimatico idrosolubile presente nelle cellule dei viventi associato a proteine o polipeptidi e può essere introdotto tramite la dieta. Questa vitamina è presente in differenti alimenti tra cui: tuorlo d’uovo, fegato, spinaci, funghi, latticini, cereali e riso. E’ molto importante per l’organismo umano.
La biotina viene utilizzata in alcuni prodotti cosmetici ed integratori per il miglioramento e rafforzamento delle unghie, della pelle e dei capelli. Tuttavia, alcune funzioni della biotina, tra cui quella appena citata, hanno bisogno di ulteriori prove ed esperimenti scientificamente dimostrabili. Altre funzioni della biotina sono: coordinazione della produzione del sebo con azione sulle ghiandole sebacee, ruolo nella segnalazione cellulare con regolazione epigenetica dei geni e nella struttura della cromatina. In gravidanza risulta molto importante la presenza di biotina, infatti una sua carenza può provocare malformazione, ritardo della crescita del feto o morte. La biotinidasi è un enzima che scinde la biotina dalla biocitina e permette di mantenere le riserve di questa vitamina; un deficit di biotinidasi provoca un malfunzionamento del riciclo della biotina. Il gene che codifica per la biotinidasi è BTD. A seconda dell’età del soggetto con deficit di biotinidasi, le conseguenze sono diverse. Il bambino è il soggetto più a rischio, in quanto una carenza di biotina può provocare anomalie neurologiche anche gravi. Per osservare questo fenomeno vengono effettuati screening neonatali. Il fabbisogno giornaliero di biotina è di 30 g/giorno. Nei neonati è minore rispetto all’adulto, mentre nella donna in gravidanza aumenta fino a 35 g/giorno.
E’ raro che si verifichi un eccesso di biotina nel corpo umano in quanto è idrosolubile per cui se presente ad elevate concentrazioni tende ad essere escreta tramite le urine. I soggetti fumatori devono aumentare le dosi di biotina perchè il fumo accellera il suo metabolismo, invece i soggetti diabetici devono porre attenzione alle quantità assunte ed informare i medici della presenza della patologia nel momento in cui essa viene loro prescritta. Fondamentale è il rapporto biotina-streptavidina possibile grazie alle capacità della biotina di legarsi con molecole differenti. La biotina, se presente in eccesso nel sangue, può determinare delle interferenze generando risultati falsi positivi o falsi negativi nei test di laboratorio. Questa osservazione è stata fatta grazie a due esperimenti: nel primo sono stati analizzati 59 test immunosoppressi e nel secondo sono state somministrate dosi graduali di biotina ad 8 individui volontari. La streptavidina è essenziale per alcuni immunodosaggi. Essi si differenziano in competitivi e non competitivi.
La biotina può essere acquistata in farmacia, nei supermercati o online senza prescrizione medica. A concentrazioni più elevate può interferire con analiti ed ormoni, i cui valori possono risultare falsamente aumentati (progesterone, estradiolo, testosterone, fT3 e fT4), oppure falsamente diminuiti (TSH, PSA, PTH, LH, FSH, troponina).
In conclusione, si può affermare che il consumo di biotina sia essenziale e benefico nelle giuste concentrazioni per il nostro organismo, quando il soggetto che ne fa uso non presenta patologie gravi. Sono tuttora in atto studi scientifici per dimostrare la validità della biotina come integratore alimentare. Inoltre il ruolo del biologo è di notevole importanza per eseguire analisi con precisione.