Nella relazione viene innanzitutto analizzato il termine "classe", i suoi molteplici significati ed esposte le maggiori teorie riguardanti l'analisi della società divisa in classi. In particolare viene esposto il pensiero di Karl Marx, Max Weber e riassunte le principali teorie di stratificazione sociale. Alla luce di tali teorie viene analizzata la società contemporanea ed ipotizzato se si possa individuare tutt'ora una divisione della società in classi sociali oppure no. In seguito vengono descritte le due classi sociali principali che possono essere identificate sia nella società dei paesi sviluppati sia nella società a livello globale. Viene descritta la "classe dei lavoratori globali" composta dai lavoratori di tutto il mondo, dagli operai ai liberi professionisti appartenenti al ceto medio. Tale classe sociale è una classe che di fatto esiste, poichè accomuna lavoratori con caratteristiche simili, ma i cui componenti non sono del tutto consapevoli di farne parte. In seguito viene identificata e descritta la "classe capitalistica transnazionale", o "classe dominante", ed analizzata nello specifico. E' una classe sociale composta, in generale, dagli uomini più ricchi e potenti del mondo, appartenenti all'ambito economico, finanziario e politico. Essi, consapevoli del loro potere e della loro influenza, uniscono le loro forze, sebbene appartengano a Stati differenti, per mantenere la propria superiorità.
Vengono poi analizzate le strategie d'azione utilizzate dalla "classe dominante". In particolare il processo di globalizzazione e la produzione a basso costo, fortemente sostenuta dai governi degli Stati sviluppati, che da un lato penalizzano i lavoratori con la delocalizzazione delle industrie nei paesi in via di sviluppo, ma dall'altro lato offrono, alle popolazioni dei paesi sviluppati,una vasta gamma di scelta tra prodotti a prezzi molto bassi. Un altro elemento che favorisce fortemente la classe dominante è lo stretto rapporto presente tra il potere economico e quello politico. Numerose sono infatti le figure che passano da un ambito all'altro, ciò implica una forte pressione da esponenti dell'ambito economico sulla formazione di leggi in linea con le tesi neoliberali, analizzate nella relazione. Esse, in generale, propongono un indebolimento del sistema di protezione sociale ed aumento della liberalizzazione dei mercati di capitali.
In seguito viene analizzato il comportamento della classe dei lavoratori, la quale ha visto aumentare la disoccupazione, in seguito alla crisi economica, e diminuire la qualità e la quantità dei servizi offerti dal Welfare. Vengono analizzati i conflitti interni alla classe dei lavoratori, ovvero la maggiore competizione per i pochi posti di lavoro rimasti e le grosse differenze salariali tra paesi sviluppati e paesi emergenti. Vengono analizzati gli strumenti di protesta a disposizione della classe dei lavoratori per far sentire le loro richieste, ovvero le manifestazioni e gli scioperi.
Infine vengono illustrate le conseguenze della lotta di classe svolta dall'alto verso il basso dalla "classe dominante" nei confronti dei lavoratori, ossia la crescente disuguaglianza tra diversi paesi e all'interno dei paesi, sia in termini di stile di vita che in termini di reddito. l'aumento della povertà assoluta e relativa, alla luce dei dati forniti dalla Banca Mondiale. Nella conclusione sono poi esposti i possibili scenari del prossimo futuro e ipotesi su come potrebbe evolversi l'attuale situazione.