La tesi ha l’obiettivo di esaminare la proposta dell’etnocentrismo critico, una teoria dello storico delle religioni, antropologo e filosofo Ernesto de Martino, che ha operato in Italia tra gli anni Quaranta e Sessanta del Novecento. Si tratta di una linea teorica e pratica di metodologia etnologica che è stata costantemente presente nelle opere teoriche di de Martino, come nelle sue ricerche sul campo. In particolare, in questo lavoro si vuole osservare l’etnocentrismo critico ne Il mondo magico (1948), una delle prime opere di de Martino, e come esso sia profondamente intrecciato a un’altra proposta metodologica demartiniana, l’etnologia storicista. Infine, la tesi si propone di spiegare alcuni concetti di analisi del sacro e della religione coniati da de Martino, come quello di “presenza” e “crisi della presenza”. Da Il mondo magico in avanti essi saranno elementi stabili nel lavoro di de Martino.