L'attenzione da parte della politica, in particolare del Governo e del Parlamento, ai problemi che attengono alla giustizia penale ha, in questi anni, riacceso i toni del dibattito sulla riforma dell'ordinamento giudiziario in materia di separazione delle carriere, tra magistratura giudicante, ovvero i ¿giudici¿ veri e propri, e magistratura inquirente, ossia gli uffici del Pubblico Ministero.
I contributi che seguono sono orientati a fornire un'analisi costruttiva e argomentata della riforma della giustizia del Titolo IV, parte II della Costituzione, con specifico riferimento al Disegno di legge n. 4275 presentato il 7 aprile 2011. Tale disegno si muove su un piano di rango elevato, quello dell'architettura costituzionale, proponendosi di garantire ¿la giustizia¿ quale ¿bene essenziale per la vita dei cittadini e per la Nazione¿.