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Introduzione: le ulcere venose sono una patologia che colpisce circa l'1% della popolazione e sono causate dall'insufficienza delle valvole venose e della pompa muscolare del polpaccio, che porta a stasi venosa e ipertensione. Questo evento porta a dei cambiamenti nel microcircolo, causa di ischemia tissutale localizzata. Le persone affette da questa patologia vanno incontro a un ciclo continuo di guarigione e recidive che compromettono la loro qualità della vita. Inoltre, se le ulcere venose non vengono adeguatamente trattate, possono presentare delle complicanze come dolore, cattivo odore e infezione. Obiettivo: l'obiettivo del mio lavoro è quello di comprendere, attraverso una revisione descrittiva della letteratura, quali siano le strategie migliori per trattare questa patologia, al fine di evitare l'insorgenza delle complicanze e promuovere la guarigione. Materiali e metodi: per la ricerca sono state usate le banche dati biomediche Cinhal e Pubmed. Inoltre sono state consultate le linee guida per la gestione delle ulcere venose. Risultati: dai 36 articoli selezionati è emerso che i metodi per trattare in maniera adeguata le ulcere venose sono diversi e funzionali in base al tipo di ulcera che si va a trattare. Prima di intervenire è dunque importante fare una valutazione adeguata dell'ulcera e del paziente. Per le ulcere che non presentano complicanze sono sufficienti le cure standard che prevedono l'utilizzo di semplici medicazioni antiaderenti e terapia compressiva. Se le ulcere sono complicate si possono usare medicazioni avanzate, come quelle super assorbenti (utili in caso di ulcere che producano grandi quantità di essudato), o medicazioni rilascianti argento in caso di ulcere che presentano segni e sintomi di infezione locale. Medicazioni a base di miele possono essere utilizzate come antibatterico naturale. Con l'avanzare della tecnologia sono stati trovati nuovi sistemi di trattamento che hanno portato buoni risultati nel trattamento delle ulcere venose, come ad esempio l'ablazione chirurgica delle vene perforanti incompetenti, l'utilizzo di argon plasma freddo a pressione atmosferica e il sistema V.A.C. (chiusura assistita sotto vuoto). Discussione: dall'analisi degli articoli è emerso che la terapia compressiva è il perno del trattamento delle ulcere vascolari, ma spesso non è sufficiente per ottenere la guarigione delle ferite. Il successo del trattamento è legato a una preparazione adeguata del letto della ferita, che si può ottenere attraverso lo sbrigliamento. In seguito a questo si possono applicare i diversi tipi di medicazioni e trattamenti avanzati adeguati al caso. Il ruolo dell'infermiere nel trattamento delle ulcere vascolari è fondamentale nella presa in carico del paziente, nella valutazione attenta del paziente e della ferita e nella scelta della medicazione adeguata. Inoltre è stato studiato un programma motivazionale gestito da infermieri dove il paziente veniva guidato nel cambiamento dello stile di vita e nell'attività fisica, portando a buoni risultati sulla guarigione della ferita. Conclusione: i metodi efficaci per trattare le ulcere vascolari sono diversi, ma alla base del trattamento c'è la valutazione del paziente e della ferita, e può essere utile la presa in carico globale del paziente, accompagnandolo nel suo percorso di cambiamento di stile di vita. Inoltre si dovrebbe investire sulla prevenzione di questa patologia, utilizzando le competenze educative degli infermieri.
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