L'oggetto di trattazione di questo elaborato finale corrisponde ad un'analisi e ad un confronto tra due metodi di contabilità, la Contabilità per Centri di Costo e l' Activity Based Costing, ricompresi all'interno del settore della cosiddetta ¿contabilità analitica¿, ovvero un sistema di rilevazioni sistematiche finalizzate all'elaborazione di costi, ricavi e risultati economici analitici relativi alle attività ed ai processi aziendali. La Contabilità per Centri di Costo richiede l'utilizzo dei centri di costo, cioè le unità aziendali elementari di riferimento per l'analisi e il controllo dei costi, tra cui i centri produttivi, i centri ausiliari e i centri funzionali, i quali assorbono le risorse. I principi generali a cui si ispira la scelta del piano dei centri di costo sono diversi: l'omogeneità delle operazioni compiute, l'omogeneità della dotazione di fattore produttivi, la significatività degli importi dei costi sostenuti in un centro e l'individuazione di un responsabile per il centro di costo. L' iter di calcolo, che non segue un modello unico, ma è suddiviso in vari stadi, è composto da quattro fasi: 1)Localizzazione dei costi dei fattori produttivi ai centri dove sono stati sostenuti; 2)Ribaltamento dei centri di costo ausiliari ed eventualmente dei centri funzionali sui centri di costo produttivi; 3)Misurazione e quantificazione del driver dei costi dei centri produttivi e calcolo del costo unitario di produzione; 4)Imputazione finale ai prodotti relativamente a materie prime e altre risorse non transitate per i centri, centri produttivi, centri funzionali se ancora aperti, oppure altri costi indiretti non transitati per i centri. Al termine, si assiste ad un valutazione dei punti di forza e debolezza di tale strumentazione.
L'Activity Based Costing è una metodologia innovativa nell'ambito dei sistemi contabili, che tiene conto dei rapidi cambiamenti aziendali avvenuti recentemente, per i quali la prassi tradizionale risulta spesso inadeguata. La logica sottesa dell' ABC muove dal principio per cui i costi di tutte le attività devono essere considerati costi di prodotto, dato che virtualmente tutte le attività aziendali sono sviluppate per supportare la produzione dei beni e servizi. Il ¿modus operandi¿ di tale strumento è il seguente: dapprima si identificano le attività svolte per produrre i prodotti e si attribuiscono i costi a queste ultime; successivamente si utilizzano differenti driver, espressione del consumo di attività, per imputare i costi ai prodotti. Il sistema di calcolo ABC richiede in primo luogo la raccolta dei dati riguardanti i costi del lavoro diretto; poi, il sistema analizzerà le richieste di risorse indirette da parte dei singoli prodotti. Anche in questo caso il processo di calcolo è suddiviso in varie fasi: 1)Definire le attività e il conseguente piano dei conti; 2) Attribuire alle attività i costi specifici (indiretti) in base a criteri oggettivi; 3)Individuare le cause di fondo di natura gestionale che determinano la presenza di una certa attività in un processo; 4)Procedere alla quantificazione delle attività e alla determinazione del relativo costo; 5)Imputare i costi delle attività di supporto alle attività di fabbricazione e di vendita del prodotto; 6)Imputare i costi totali delle singole attività ai prodotti, in base al fabbisogno manifestato da ogni prodotto. La trattazione si conclude poi con un'ulteriore valutazione degli aspetti positivi e dei limiti di questa metodologia.