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La seguente tesi nasce dall'idea di esaminare in maniera dettagliata e strutturata il tema del doppio a partire dal testo di Oscar Wilde ¿The Picture of Dorian Gray¿ (1891). La categoria del doppio viene sviscerata tramite lo studio delle vicende legate a due dei personaggi fondamentali del poema: Dorian Gray e Sybil Vane. Tutta l'analisi è basata sulla ricerca di punti di contatto e di separazione tra i due personaggi del poema moderno inglese rispetto ai personaggi di altri due componimenti: Narciso ed Eco, dalle Metamorfosi di Ovidio (I secolo d.C.) e Amleto e Ofelia, dall'Amleto di Shakespeare (1600 circa). Il primo livello di indagine è proprio quello più lampante, che viene più facilmente e frequentemente analizzato, rappresentato dal rapporto di Narciso con la sua stessa immagine riflessa nello stagno e dal similare rapporto che Dorian ha con il suo ritratto. Entrambi i personaggi vivono una vita condizionata dalla propria immagine e dal proprio riflesso, concentrandosi esclusivamente su se stessi e quindi costruendosi una realtà nella quale il loro Io è così prorompente da rendere effimero tutto quello che li circonda. Nel secondo capitolo si è scelto di osservare il tema del doppio sotto una luce più originale ed inusuale: il doppio come riproduzione orale. I due personaggi che ci aiutano nella comprensione del tema sono Eco e Sybil. La ninfa, a causa di una punizione divina, è costretta ad una particolare condizione di mutismo secondo la quale può esprimersi solamente attraverso le parole di altri. Similmente, la giovane e ingenua attrice Sibyl, è costretta dal suo ruolo a ripetere, recitando, parole di altri, non potendo, almeno inizialmente, esprimere liberamente tutta la sua personalità. Analizzando le loro vicende in maniera comparata, il lettore è portato ad osservare come le due figure femminili riescano comunque ad operare una presa di coscienza della propria identità a partire dalla ripetizione stessa. Nel terzo capitolo, il tema del doppio viene analizzato attraverso il rispettivo confronto tra Dorian e Amleto, Sibyl e Ofelia. L'intento è quello di sottolineare quali confini separano realtà e simulazione, autenticità e rappresentazione nell'esperienza quotidiana della vita, ripercorrendo la metafora del ¿theatrum mundi¿e dell'esistenza come messa in scena.
The dissertation aims at investigating and analyzing the theme of double in Oscar Wilde's The Picture of Dorian Gray (1891). The work is structured as a study of the different aspects this theme can take, exploring two other texts in contact and dialogue with it: The Metamorphoses by Ovid (probably completed about A.D. 8) and Shakespeare's Hamlet (circa 1600). In the first chapter, the reader will discover, through a comparative analysis of Dorian and Narcissus's figures, the double when produced by reflection. Both the characters lead an ephemeral life, subordinated to their own reflected image from which they are both attracted and deathly entrapped. In the second chapter, the theme of double is analysed in relation with the idea of vocal reproduction. The nymph Echo and the young actress Sibyl are both subjected to forms of mutism which forces them to repeat words belonging to others' speech. In the third and last chapter, Shakepseare's Hamlet is analysed in relation with The Picture of Dorian Gray. After a first, initial research of the parallels occurring between Dorian and Hamlet, Sibyl and Ophelia, the chapter moves its focus on the motif of simulation. By investigating the ¿theatrum mundi¿metaphor, the theme of the double is explored with the intention of observing which boundaries divide authenticity and representation in the human experience of life.
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