La Cicogna nera (Ciconia nigra L.) è un uccello protetto, come peraltro tutte le cicogne, dalla L. 157/92 ed è inserita tra le specie soggette a "speciali misure di conservazione", ai sensi dell'Allegato I alla DIRETTIVA 2009/147/CE del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
Un'attenta e scrupolosa gestione della Cicogna nera ha un'importanza fondamentale per la conservazione della specie ed in Europa sono stati effettuati alcuni studi:
- in Romania sono state analizzate alcune aree umide per chiarire l'importanza dell'habitat al fine di garantire la presenza di questa specie;
- in Estonia si è cercato di capire se l'attività di utilizzazione forestale avesse determinato il declino della presenza di questa specie nidificante;
- in Italia è stata effettuata una valutazione dell'incidenza di un'attività tipicamente antropica, quale è l'attività estrattiva, sulla presenza della Cicogna nera che nidifica nel Parco, nonché SIC, del "Monte Fenera".
Ad oggi, si stima che sul suolo italiano nidifichino regolarmente 10 coppie di Cicogna nera. Irrilevante dal punto di vista percentuale, la popolazione italiana riveste invece grande importanza considerando la sua posizione "a metà" tra popolazioni disgiunte - quelle dell'Europa centro-orientale e quelle della regione iberica - che mostrano, per molti versi, esigenze ecologiche differenti.
La maggior parte dei soggetti avvistati in fase di migrazione, infatti, proviene dalle aree dell'Europa centrale, e soprattutto da Germania e Repubblica Ceca.
Specie forestale, la cicogna nera abita principalmente aree con boschi maturi e poco disturbati, con presenza di corsi d'acqua, piccoli corpi idrici, zone palustri, praterie umide, rive fluviali e occasionalmente corpi idrici di maggiori dimensioni. Predilige aree con clima continentale, tende a nidificare su grandi alberi nella maggior parte dell'areale, ma in diverse regioni montuose nidifica anche su pareti rocciose e scarpate.
A livello europeo, un forte impatto negativo sulla specie è causato dal degrado dell'habitat ed in particolare dalla distruzione o alterazione degli ambienti forestali e del sistema idrografico. Gli studi effettuati su questa specie protetta evidenziano l'importanza della conservazione dell'habitat naturale ideale per la nidificazione e l'alimentazione.
Gli studi effettuati in Estonia non hanno chiarito se diminuzioni anche consistenti della popolazione di Cicogne nere siano da imputare al disturbo determinato dalle attività antropiche effettuate nei pressi delle aree di nidificazione.
In Italia la prima nidificazione della Cicogna nera nel Parco del Monte Fenera è avvenuta nel 1994 a fronte di una limitrofa attività estrattiva aperta dal 1957 e proseguita negli anni sempre più o meno con la medesima intensità. La prima coppia nidificante nel Parco nel 1994 costruì il nido su un grande Pino nero alto 20,5 m. Nella stagione riproduttiva del 1997 questo nido non fu occupato, benché gli adulti frequentassero l'area sopra il nido fino a metà aprile.
Dalla valutazione di incidenza risulta, comunque, che l'attività estrattiva non comporta impatti significativi sul SIC ed in particolare sulla Cicogna nera. Dagli studi effettuati in Romania ed in Estonia, infine, è emersa l'esigenza di piani di gestione con indicazioni specifiche per la conservazione degli habitat ideali per la nidificazione e l'alimentazione della Cicogna nera.
Black Stork (Ciconia nigra L.) is a protected bird, as well as all species of storks, from L. 157/92 is included among species subject to ¿special measures for conservation¿, as Enclosure I to DIRETTIVA 2009/147/CE of 30th November 2009 concerning the preservation of wild birds.
A careful and scrupulous management of the black stork has fundamental importance for preservation of the species and in Europe are conducted some studies:
¿In Romania some wetlands have been analyzed to clarity the importance of habitat to guarantee the presence of this species.
¿In Estonia it is tried to understand if activity of forest use could have caused the decline of this nesting species.
¿In Italy it has made a valuation of impact of typical anthropic activity, like extractive on the presence of the Black Stork, nesting in the park, as well as Site of Community Importance in ¿Mount Fenera¿.
Today, it is estimated that, on Italian territory, are nesting regularly 10 pairs of Black Stork. Insignificant from the point of view of percentage, population of Italy has great importance considering its position ¿halfway¿ between disjoined population - central ¿eastern and the Iberian region - that show, in many aspects, different ecological needs.
Most of examined subjects during migration, really, come from Central Europe and principally from Germany and Czech Republic. Forest species, Black Stork especially , live in areas of mature and less disturbed woods, with streams, little water springs, marshy zones, wet grasslands, river costs and sometimes springs of longer dimensions. It prefers continental climate, tends to nest in big trees in most of the area, but in various mountain regions, it nests also in cliffs and precipices.
In Europe, a strong negative impact on the species is due to environmental degradation of habitat and in particular to destruction or alteration of forest environment and hydrographic system. According to study conducted regarding this protected species, is clear importance of preservation of natural habitat, ideal for nesting and feeding.
Study conducted in Estonia did not clarify if an even appreciable decrease of population of Black Storks can be caused by annoyance of anthropic activity close to nesting areas.
In Italy the first nesting of Black Stork in park of Mount Fenera is datable ti 1994, a mining activity is present since 1957 and continues more or less with same intensity. The first nesting pair in the park in 1994 built his first nest in a big black pine tree 20.5 m. high. During reproductive season of 1997 this nest was not occupied , though adults visit the area above the nest until middle of april. The rangers of mount Fenera reported as important the annoyance of tourists visiting the park that found the nest towards the end of march, that's why the location is not revealed. From impact assessment it is clear, however, that mining activity does not cause important consequences on the Site of Community Importance and particularly on the Black Stork.
According to studies made in Romania and Estonia, finally, it is clear the need if managing plans containing specific indications for preservation of ideal habitats for nesting and feeding of Black Stork.