L'Internet governance, intesa come l'insieme delle prassi e delle norme introdotte da diversi attori e istituzioni per gestire gli standard tecnici e le implicazioni socioeconomiche di Internet, riguarda indirettamente molte delle azioni svolte ogni giorno dalla maggior parte della popolazione mondiale. Al crescere dell'importanza di Internet sono cresciute però anche le tensioni tra i diversi attori in campo che vogliono guadagnarne il controllo. In particolar modo, è sorta una contrapposizione forte tra il modello ¿multistakeholder¿ proposto dagli Stati Uniti e il modello multilaterale classico promosso da Cina e Russia. Questo contrasto ha condotto a un rallentamento dello sviluppo della governance ed è sorto il pericolo di una balcanizzazione di Internet.
Questo studio analizza le dinamiche che hanno condotto alla nascita di questa contrapposizione e le caratteristiche dei due modelli proposti, con l'obiettivo di provare a capire se sia possibile trovare un compromesso tra i due modelli capace di promuovere l'unità di intenti necessaria ad una governance efficace.
Per rispondere a questa domanda di ricerca, sono stati analizzati articoli scientifici della letteratura specialistica, report di Organizzazioni Internazionali e testi prodotti da centri di ricerca e commissioni istituite ad hoc su questo argomento. La tesi proposta da questo studio è che un compromesso è possibile, come suggeriscono le azioni già intraprese in quest'ottica nella Comunità Internazionale, e un ruolo di primaria importanza potrebbe essere svolto dalle Organizzazioni Internazionali, siano esse già esistenti o create ad hoc, grazie alla loro capacità di socializzare gli interessi degli attori.