Questa tesi nasce principalmente dalla voglia di soddisfare delle mie curiosità personali: un anno fa, nella primavera del 2018, durante il mio viaggio nel Sud-Est-Asiatico in particolare a Singapore, mi sono spesso trovata in circostanze alquanto particolari da gestire. Queste difficoltà non erano causate né dalla cultura diversa, né dalle persone locali ma bensì dalla lingua.
Nonostante a Singapore vengano parlate varie lingue asiatiche, è diffuso anche l'inglese che dovrebbe permette a un turista occidentale di non riscontrare problemi di comunicazione, ma in realtà non funziona proprio così. Come è capitato a me, ma anche a molti altri visitatori, una volta atterrati nell'aeroporto più lussuoso del mondo, oltre a essere ammagliati dalla maestosità di questa città, si viene anche sovrastati da dubbi riguardo l'inglese parlato a Singapore, comprendendo così che i singaporiani hanno modificato l'inglese, trasformandolo in un idioma distintivo, formato da parole provenienti dal cinese, malese, hokkien, tamil e cantonese.
Singapore è stata per molto tempo colonia inglese, le tracce di questo dominio sono presenti in tutta l'isola, da case in stile coloniale, da monumenti raffiguranti Raffles (ritenuto il fondatore) fino alla lingua che è diventata una delle quattro ufficiali. Nonostante la supremazia inglese, Singapore e i suoi abitanti hanno condiviso il loro territorio anche con immigrati da tutta l'Asia meridionale, fatto che ha portato Singapore a essere una città-stato davvero cosmopolita.
Tutto ciò ha un enorme impatto sulla lingua, infatti, l'insieme di queste culture su un piccolo pezzo di terra ha fatto sì che tenessero la lingua inglese come mezzo per comunicare fra loro ma allo stesso tempo che la modificassero. Ogni idioma presente in Singapore ovvero il cinese, il malese, l'indiano, l'hokkien, il cantonese, il tamil ha modificato morfologicamente, grammaticalmente e foneticamente l'inglese originale (che era approdato con le navi coloniali) portando alla nascita del singlish.
Il singlish è il frutto di anni di convivenza di etnie completamente diverse fra di loro che hanno avuto la capacità di vivere armoniosamente e pacificamente in 721,5 chilometri quadrati.
Nel primo capitolo si avrà un'analisi culturale e storica di Singapore perché questi aspetti sono essenziali per capire una popolazione e la sua organizzazione mentre il secondo capitolo verterà sul pot-pourri di lingue presenti sul territorio analizzandole in chiave linguistica. Nel terzo capitolo, si trova uno studio minuzioso sul singlish esaminandolo attraverso i suoi aspetti più caratteristici: la grammatica, la fonologia, la sintassi e il lessico.
L'appendice invece, è una ricerca di articoli sul singlish al fine di comprendere la sua vera incombenza all'interno della società.